La lettura ad alta voce è uno straordinario strumento didattico e educativo. Molto è stato scritto sui suoi benefici a bambini, anziani e alle persone depresse. Poco o niente sull’effetto a persone con disabilità mentale di vario grado e pazienti psichiatrici (psicotici, bipolari, schizofrenici), come se fosse a loro preclusa, a prescindere, ogni possibilità di comprendere e beneficiarne.
La lettura di un libro è un luogo di negoziazione di significati (Jerome Bruner)
Chi legge ad alta voce è un incantatore. Il lettore interpreta il testo in modo assolutamente unico, nessun altro lo può replicare con la stessa enfasi. La lettura ad alta voce fa emergere il valore sonoro della parola, in grado di evocare altri suoni, sensazioni visive, olfattive e, perfino, tattili.
Il successo di una pedagogia della lettura è strettamente legato ad una altrettanto impegnativa pedagogia del silenzio e dell’ascolto, non così facili né tantomeno scontate in persone con grave disabilità mentale.
Perché la lettura sia efficace si deve realizzare in un contesto specifico sottostando a un rituale.
Nel caso di persone con ritardo mentale, nelle quali manca la percezione del tempo, il laboratorio di lettura inizia con una canzoncina alla quale partecipano tutti, ognuno a proprio modo e in base alle rispettive capacità, e finisce con la stessa canzoncina. Questo consente di identificare l’inizio e il termine del laboratorio strutturandolo all’interno delle altre attività quotidiane.
Leggere ad alta voce vuol dire saper trasmettere, insieme alla storia prescelta, un proprio modo di essere e di sentire.
Il lettore cerca di creare nell’uditore un’esperienza che assomigli alla propria, può evocare degli stati emotivi che vengono facilitati, accolti e restituiti. È l’autenticità del sentire che rende indimenticabile l’esperienza e crea la relazione.
Mentre la lettura come fatto è un documento culturale che ha una sua identità immutabile, la lettura come atto è in rapporto con la personalità del lettore che assume una sua parte nell’esecuzione dell’intenzione dell’autore.
Sotto il profilo strettamente pedagogico gli effetti della lettura ad alta voce sono:
- aumento delle competenze linguistiche
- sviluppare capacità di comprensione empatica
- favorire gli scambi di idee
- consolidamento della intelligenza narrativa con la capacità di porre la storia in uno spazio temporale e riuscire a definire cosa succede prima e cosa dopo
- sviluppo della capacità di ascolto con aumento del tempo di attenzione
- aumento dei tempi di attesa
- capacità di creare immagini mentali sulla base del codice verbale
La lettura ad alta voce crea uno spazio definito nel quale si realizza la sospensione dell’ansia e di tutti i comportamenti ossessivo-compulsivi ad essa associati che sono causa di interruzione dell’attenzione e quindi dell’apprendimento.
La lettura è importante non solo nel processo educativo dell’età evolutiva ma anche nell’educazione permanente.