Uscita del libro “Mi dispiace, suo figlio è autistico”

Mercoledì 20 febbraio esce “Mi dispiace, suo figlio è autistico” per Edizioni Gruppo Abele.

Programmare le proprie vacanze, andare al ristorante, impegnarsi nella vita di coppia, dormire la notte. Per un genitore di un bambino autistico queste non sono banalità ma veri e propri traguardi. Successi di chi, per il proprio figlio, ha imparato a «dover codificare gli stimoli che provengono dall’ambiente» e a riscrivere la propria giornata di conseguenza. «La nascita di un bambino disabile mette fine al sogno di avere un figlio perfetto. Da questa fase a quella successiva di accettazione della disabilità intercorre un tempo variabile nel quale si mischiano senso di colpa, vergogna verso se stessi e verso il figlio, rabbia, impotenza, depressione e nuovo slancio propositivo».

Mi dispiace, suo figlio è autistico non è un saggio sull’autismo per addetti ai lavori, ma una raccolta viva di esperienze, una narrazione intima di relazioni quotidiane. Insieme alle difficoltà delle persone neurodiverse il libro affronta i timori dei genitori che, privi di un supporto adeguato, vivono con sofferenza le incertezze e le paure sul futuro e sull’inclusione dei propri figli. In una società poco capace di accogliere le diversità, «sempre più tesa alla perfezione, quella estetica prima di quella mentale», i genitori di figli disabili si sentono soli e isolati: questo libro è un invito a fare rete, lottare e fare cultura tutte e tutti insieme, come invita a fare anche Gianluca Nicoletti nella sua postfazione scellerata.

Gabriella La Rovere intreccia il suo vissuto personale con storie del passato e biografie di personaggi noti, passando per i classici di cinema e letteratura: «I racconti sono un vero manuale per chi decide di occuparsi di persone autistiche, dal medico all’educatore, e sono uno spaccato dolente per il genitore che si rivede come in uno specchio». L’autrice tratta il tema dell’autismo senza troppi moralismi o discorsi astratti, ma muovendo da episodi quotidiani tratti da una realtà cruda dove, ad esempio, andare a fare la spesa potrebbe causare un attacco di panico senza apparenti motivi. Non mancano riflessioni sui diritti e le esigenze di chi, come lei, si trova a essere genitore di un bambino autistico.

Una lettura chiara di quelli che sono oggi i problemi e gli argomenti scomodi da affrontare quando si parla di autismo, dalle difficoltà a trovare insegnanti competenti e percorsi scolastici adeguati fino a temi delicati come la sessualità delle persone disabili e il dopo di noi. Molti spunti per un dibattito che stenta a prendere piede nel discorso pubblico.

Mi dispiace, suo figlio è autistico